A MILANO LA DISABILITA’ PERCORRE UNA CORSA A OSTACOLI

Le elezioni municipali sono ormai trascorse da due mesi ma per i cittadini che, loro malgrado, sono affetti da disabilità nulla è cambiato.

Utilizzare autobus o metropolitane o recarsi allo sportello di un ufficio pubblico a Milano è, purtroppo, ancora troppo spesso una “via crucis” per chi ha limitazioni gravi di mobilità. A ciò si aggiungano i cronici problemi di “parcheggio selvaggio” su marciapiedi o in prossimità di passaggi pedonali e il quadro della nostra metropoli è ben definito.

Certo, spesso è una questione di scarsa o assente educazione civica dei singoli se marciapiedi e passaggi pedonali sono ostruiti da auto e motocicli oppure da biciclette e monopattini che, anziché snellire il congestionato traffico cittadino, sono ormai diventati parte di un vero e proprio “percorso ad ostacoli” tra i quali occorre districarsi con sempre maggiore difficoltà. Tuttavia se ci fosse una maggiore sensibilità della Amministrazione cittadina verso questi problemi che colpiscono una delle categorie più deboli, certo la cosa non guasterebbe.

Cosa si potrebbe fare? La lista delle idee e delle proposte non è certo breve: dalla creazione di parcheggi a costi calmierati per eliminare o contenere il “parcheggio selvaggio”, al controllo assiduo da parte degli agenti della Polizia Locale con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie ai più riottosi, ma anche una riprogettazione dell’urbanistica e della viabilità cittadina che preveda varchi e passaggi dedicati ai portatori di handicap che consentano loro di poter fruire, come tutti gli altri cittadini, dei trasporti e degli uffici pubblici allo scopo di migliorare la loro qualità della vita e rendere davvero la nostra Milano una città europea e inclusiva. (foto La Repubblica)

Mauro Arno’

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