Il pollice ideologico non è green

Le aree verdi di Milano sono una bella realtà, sono diffuse e consentono di respirare un po’ di aria buona in ogni quadrante della città.

Oggi la parola “green” è molto in voga nei salotti radical chic, si tratta però di una parola declinata in senso ideologico. Si credono green quelli che mangiano le cose “bio”, quelli che parlano di “sostenibilità” e di “no planet B”, peccato che il livello del servizio “porta a porta”, quello che chiamano “delivery”, abbia raggiunto livelli, soprattutto in fatto di pattume, incredibili.

Il verde in cui io ho piacere di stare è quello vero, magari abbastanza vicino casa, quello che il Comune dovrebbe curare instaurando un sistema di manutenzione e sorveglianza adeguato all’importanza della materia. Mi fa ben piacere leggere sul sito del Comune che esistono le guardie ecologiche volontarie e pure i manutentori del verde, peccato che io non li abbia mai visti.

Mi ha molto rinfrancato leggere sul sito che esistono tanti metodi per curare il verde, capire quando gli alberi sono malati. Peccato che nel parco che frequento e nei parchi che frequentano molti cittadini non si veda nessuno.

Tempo fa un mio amico ha avuto l’auto distrutta da un grosso ramo, che è caduto da solo, non c’era nessun uragano in arrivo dalla Florida, i danni a quell’auto li pagherà il Comune, con i nostri soldi.

Per avere il pollice verde bisogna sporcarsi le mani, non basta declamare le giaculatorie politicamente corrette sugli accordi per il clima, quelli che vengono sempre disattesi.

Nella mia idea di bilancio la manutenzione in generale, e quella del verde in particolare, sono attività da garantire prioritariamente, se non si vuole spendere più soldi in riparazioni e ristori dei danni.

Questo richiede una valutazione delle risorse organizzative disponibili per verificare attentamente se il sistema di gestione del verde funziona, al netto delle conferenze stampa e degli eventi del Comune.

Quando al verde si guarda con gli occhi dell’ideologia, il pollice diventa sempre nere…

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