La solidarietà ha bisogno di valori e non di ideologia
Nella mia esperienza ho conosciuto molte associazioni impegnate nel sociale, ma, a volte, ho avuto il dubbio che dietro la facciata comunicativa si celasse l’ideologia e la volontà di drenare risorse pubbliche.
La solidarietà ha bisogno di valori morali ed impegno personale, non servono grandi apparati comunicativi e, soprattutto, non serve un posizionamento politico e ideologico.
Milano ha una storia consolidata nel campo della solidarietà, fatta di confraternite religiose gestite prevalentemente da laici e da società di mutuo soccorso.
Per tale ragione nel corso della mia esperienza ho voluto collaborare con l’Ordine di Malta e con la benemerita associazione dei “City Angels”.
L’Ordine di Malta è una realtà molto importante ed articolata che non ha bisogno della mia presentazione, ma con la quale ho avuto la fortuna di collaborare in varie occasioni, anche per la familiarità che ho con gli amici e colleghi del ramo militare, sulla divisa portavo con orgoglio anche le insegne di merito Melitense, le insegne dell’Ordine, appunto.
Il lavoro in un ambiente ricco di tradizione, di storia e di passione è un’esperienza che arricchisce, da soddisfazione e diventa una piacevole consuetudine.
Siccome vengo da un’esperienza concretamente “operativa” che mi ha portato sul campo in varie parti del mondo, ho voluto operare fattivamente nell’ambito dei “City Angels”, associazione anch’essa nota per il suo impegno a favore delle persone abbandonate al bisogno ed al disagio. Anche in questo caso ho visto persone di varie fasce d’età risolvere con sacrificio e senso pratico tutte le problematiche di carattere logistico che un’associazione del genere deve affrontare.
All’orgoglio per queste esperienze abbino l’impegno a determinare una più stretta collaborazione con gli organismi comunali preposti.
La normativa recente sul cosiddetto “terzo settore” non è un buon esempio di semplificazione normativa e questo rischia di scoraggiare ulteriormente le spinte alla solidarietà.
Ritengo quindi che il Comune di Milano debba concentrarsi sulle associazioni che chiedono poco e non disturbano, evitando gli eccessi di quelle che occupano abusivamente e si appropriano di beni altrui con finalità evidentemente ideologiche. Sarà mia cura impegnarmi per evitare queste storture.