Più Comune nella salute

 

Da tempo (dal 2001) i poteri dei Comuni e dei Sindaci sono stati potenziati in nome del principio di sussidiarietà, cioè della necessità di assegnare le funzioni pubbliche ad amministrazioni il più possibile vicine ai cittadini.

In particolare, in materia sanitaria, i comuni sono titolari di poteri autorizzativi per la realizzazione di strutture sociosanitarie e per l’esercizio di attività in regime di ricovero ospedaliero o residenziale, oppure eroganti prestazioni riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio.

Ci sono due categorie di cittadini milanesi che hanno bisogno dell’aiuto del Comune, i giovani maschi che non hanno più la tutela delle visite mediche militari, da una parte, e le donne affette da particolari patologie, sia in età giovanile che all’approssimarsi alla menopausa, di cui bisogna valutare le ricadute.

Sulla base del mio programma, che potete leggere a questo link, ho deciso di sostenere due iniziative:

  • Dimensione rosa, che si pone l’ambizioso obiettivo di intervenire nei confronti di alcune fondamentali problematiche che si manifestano in specifiche fasi di vita della donna.
  • Progetto Giovane, che vuole aiutare i giovani maschi a prevenire malattie andrologiche che generalmente venivano scoperte durante la visita di leva, ma che oggi insorgono senza che siano diagnosticate precocemente.

I cittadini milanesi sanno riconoscere malattie e problemi seri ai quali la cosa pubblica deve attenzione e servizio, non è con la cultura della droga e della confusione sessuale dei radical chic che aumenterà il nostro benessere.

 

Mauro Arnò

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