Degrado, corto circuito dell’ideologia

L’abitudine a misurare ogni cosa in termini ideologici fa dimenticare ai politici di sinistra il primo mestiere della politica, manutenzionare l’esistente. Ogni infrastruttura dovrebbe avere un suo ciclo di manutenzione ordinaria, i mezzi di manutenzione straordinaria ed il relativo personale. La politica radical chic milanese, come quella nazionale, è fatta di annunci e di progetti roboanti, ma la manutenzione è qualcosa che secondo i politici di oggi non porta voti, e quindi è inutile. L’esperienza nelle forze armate mi ha insegnato a ad attivare tempestivamente un processo di pianificazione, organizzazione e gestione che possa consentire la pulizia delle infrastrutture, la manutenzione ordinaria e gli interventi straordinari. Quanto meno si fa manutenzione, tanto più si deve fare riparazione Per avere le risorse idonee a tenere in piedi le infrastrutture di cui sono stato responsabile, ho sempre dovuto rappresentare per tempo e con un adeguato crono programma le mie necessità in termini di risorse finanziarie, di personale e mezzi tecnici.

L’incuria ed il degrado che vediamo in molte parti periferiche della città sono il risultato di un’amministrazione autoreferente e della militarizzazione politica degli organismi operativi della città, quando l’amministrazione della cosa pubblica diventa il terreno di conquista delle lobby che esprimono la classe radical chic, la polvere finisce inevitabilmente sotto il tappeto, mentre noi vediamo dei bellissimi manifesti elettorali troneggiare per ogni dove in città. E ben vero che a Milano ci sono cerca 180 immobili privati abbandonati e fa bene il comune a sollecitare le proprietà, ma il degrado non è solo quello, il livello di manutenzione della città non è sufficiente. Vedere l’erba crescere sui marciapiedi anche in zone semi centrali indica che gli interventi non sono mirati, mi fa piacere vedere vicino casa mia passare i mezzi per la pulizia delle strade, ma mi chiedo se gli operai delle ditte municipalizzate o appaltatrici si accorgono che oltre al lavaggio c’è bisogno di estirpare le erbacce, magari vicino scuole. se la natura colonizza degli spazi è evidente la negligenza di chi non ha manutenzionato quegli spazi. Non mi interessa sapere quant’è sostenibile e quanto e green la giunta comunale della mia città, mi interessa che i suoi organi svolgano il proprio lavoro senza interruzioni e senza dimenticanze. Mentre le ultime due giunte ci hanno propinato soluzioni ideologiche, lo slogan “Milano sempre più Milano” andrebbe sostituito con un più pratico e rassicurante” Milano ogni giorno”. Con il vostro aiuto cercherò di portare questa visione nelle attività del comune, senza cedere alle lusinghe delle lobby che condizionano la politica di sinistra.

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