I trasporti pubblici a Milano, cifre da museo…
Nella prima repubblica e nelle altre che ne sono seguite, ormai ne abbiamo perso il conto, fare politica era facile, bastava chiedere di ridurre le tasse prima delle elezioni. Nella foresta fiscale burocratica italiana in generale, e milanese in particolare, non è facile districarsi tra la pioggia di cifre e cercare di capire l’unica cosa che importa realmente ai cittadini, comprendere i risultati di tutto il tortuoso processo attraverso il quale le tasse diventano servizi per i cittadini.
Domande come: “Quanto incassa il Comune? Quanto spende? Come spende? Che livello di servizi ci offre?” Queste domande erano di difficile risposta prima del COVID e, purtroppo, la situazione non è migliorata ora. Io che, come molti di voi, mi muovo con i mezzi ATM di Milano, ho cercato di conoscere il bilancio annuale, l’ultimo disponibile sul sito è quello del 2016 (Bilanci ATM, Azienda Trasporti Milanesi), il link al bilancio italiano non funziona, chissà perché, per fortuna fa scaricare quello in inglese, la lingua franca di tutti i professionisti di ogni settore. Non capisco perché l’ultimo bilancio disponibile sia del 2016, probabilmente il webmaster aveva qualcos’altro da fare. Non dubito che ATM nel 2016 abbia incassato 996,8 milioni di euro a fronte di 832,7 milioni di costi. Mi complimento per l’utile, un po’ remoto, di 164,1 milioni ma, tra mille domande che si potrebbero fare, mi piacerebbe sapere cosa si potrebbe fare per migliorare un sistema che non è riuscito ad aumentare le corse ed ha contribuito in maniera probabilmente importante alla diffusione del COVID, oltretutto scoraggiando l’uso dei mezzi pubblici.
In buona sostanza, le cifre sono belle quando sono attuali e quando ci danno delle informazioni, se servono solo a nascondere la polvere sotto il tappeto ed a gloriare la dirigenza politicizzata delle aziende municipalizzate, evidentemente non va bene.
Curiosamente, se volete conoscere i costi per i cittadini dei biglietti, potete visionare il sito al link Sistema Tariffario integrato dei mezzi pubblici – STIBM (atm.it), ma i prezzi dei biglietti non si vedono, il cittadino deve scaricare un file PDF in cui a pagina 5 trova i soldi che si chiederanno all’atto dell’acquisto dei biglietti o degli abbonamenti.
Un buon amministratore non nasconde i problemi, promuove la trasparenza, informa i cittadini con cifre attuali, cosa che vale sia per ATM, sia per i dirigenti comunali che devono controllare.
Pur non essendo un tuttologo, cercherò di aprire degli squarci di luce e di verità su un sistema che, non solo nei trasporti pubblici, non rende un buon servigio ai milanesi, ai quali è stato peraltro aumentato il biglietto prima dell’epidemia in corso.
Con il vostro aiuto e con l’esperienza gestionale che ho accumulato nella mia professione cercherò di attivare un processo di trasparenza, efficienza ed innalzamento del livello dei servizi per noi cittadini, non solo per i burocrati di sinistra che da due consiliature poggiano i loro piedi sulle scrivanie che gli abbiamo affidato.
Mauro Arnò