Ideologia e burocrazia, sorelle meneghine

Nonostante le ormai lontane origini austro-ungariche, la nostra Milano si conferma leader in Italia sia negli aspetti positivi che in alcuni aspetti negativi. Parliamo essenzialmente di burocrazia, elemento in se utile e necessario per fornire servizi ai cittadini, ma che l’ideologia radical chic rende micidiale. La scienza dell’organizzazione ci dice che ogni problema va risolto al più basso livello possibile, con rapidità e precisione.

La rete purtroppo è piena di lamentele sulla burocrazia del Comune di Milano, dai problemi per avere una carta d’identità (http://www.ingrato.it/blog/2018/08/31/lassurda-burocrazia-del-comune-di-milano/)… alle certificazioni di alto costo e dubbia utilità per garantire l’idoneità statica degli immobili (https://www.lavoce.info/archives/58466/quando-la-certificazione-e-inutile-e-costosa-la-cis-a-milano/) fino ad arrivare ai problemi per pagare l’imposta di soggiorno (https://www.lavoce.info/archives/58466/quando-la-certificazione-e-inutile-e-costosa-la-cis-a-milano/). Un caso particolarmente curioso è quello di una coppia che non può divorziare per l’incapacità dell’Ufficio di Stato Civile di registrare una separazione (https://www.today.it/cronaca/separati-divorzio-comune-di-milano.html) ovviamente, se non ti sei separato, per la burocrazia che non lo ha scritto, non puoi divorziare.

Per la verità, almeno quando si tratta di farsi pagare, la burocrazia diventa veloce e stringe accordi con chiunque gli garantisca dei soldini facili e veloci (https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/servizi-pubblici-cocco-collaborazione-tra-enti-e-digitale-asset-fondamentali-taglia-burocrazia/). Il Comune di Milano diventa quindi proattivo e si accorda con banche ed ordini professionali in men che non si dica.
Sarebbe comunque sbagliato pensare che la burocrazia sia un accidente che è capitato in maniera bizzarra e casuale perché abbiamo incontrato uno dei rari impiegati incapaci. La burocrazia ha una duplice caratteristica:
⦁ da una parte è il “refugium peccatorum “della politica radical chic, cioè il luogo in cui ha “piazzato” i propri galoppini elettorali;
⦁ -dall’altra è figlia dell’ideologia e della classe politica che la propugna per rimanere al potere.
Ogni proposta ideologica comporta un apparato burocratico che la dovrà mettere in pratica e che sarà dato al sottobosco del ceto politico che da due consiliature sta saldamente al comando, senza avere pietà per nessuno che non sia dei loro. Bisogna quindi rendersi conto che Milano non può svolgere il suo ruolo di locomotiva d’Italia con dei burocrati pasticcioni e sconclusionati come la nuova segnaletica orizzontale che devasta numerose arterie importanti della nostra città.
Tra le tante battaglie che farò insieme a voi, c’è quella di ridare credibilità e pluralità all’associazionismo facendo in modo che la parte ideologizzata e perniciosa, come i cosiddetti “centri sociali”, rientri nell’alveo della legalità e della democrazia.
Le due sorelle sono quindi un ostacolo da rimuovere per lo sviluppo della Città.

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