Piego la macchina e la metto in borsa…

La Giunta Sala dovrebbe rendersi conto che le nostre auto, per dimensioni e per materiali non si possono sgonfiare, da qualche parte le dobbiamo pur mettere, così come da qualche parte dovrebbero pur metterle coloro che, non residenti, a Milano arrivano per lavoro o per diletto.

Sono passate le idee dei sindaci di centrodestra (Albertini – Moratti), che avevano preparato dei piani per parcheggi sotterranei, nel frattempo abbiamo assistito all’orgia delle corsie ciclabili dipinte a casaccio e l’allargamento a dismisura delle piazzole di bus e tram.

I risultati di questa guerra senza quartiere alle auto hanno sommerso la giunta, i milanesi ormai da tempo non sanno più dove mettere l’auto ed i concessionari milanesi non sanno più a chi venderle. Già l’anno scorso, nel corso di un’intervista a Milena Gabanelli, lo stesso Sala aveva dovuto ripescare le idee delle giunte precedenti ed, infatti, aveva dichiarato:” Non potrà essere come lo fece il buon Albertini, che magari fu criticato, ma ebbe anche una buona idea”.

La patata bollente finì sulla scrivania dell’assessore Granelli che, per tacitare la pubblica opinione, era stato costretto ad un articolato intervento, nel corso del quale aveva sentenziato:”Il piano dell’ex sindaco prevedeva grandi parcheggi sotterranei nei quali la maggior parte dei posti era a rotazione, quindi destinato a chi veniva da fuori città, e solo una parte minoritaria era destinata ai residenti. Noi invece vogliamo fare il contrario: riservare la maggior parte dei posteggi ai residenti in modo da togliere stalli e auto dalle strade e liberare spazio in superficie per realizzare piste ciclabili ma anche, dove serve, per allargare i marciapiedi e dare più metri ai pedoni e ai dehors”.

Vediamo di capirci qualcosa, l’assessore dice che ha in mente idee meravigliose per il futuro di Milano, intanto, com’è costume della sinistra, inizia a dividere l’utenza in “buoni” e “cattivi”, cioè i residenti ed i non residenti, giusto per seminare zizzania tra gli uni e gli altri. La zizzania non gli basta, e allora se la deve prendere con gli stalli, speriamo non siano quelli delle biciclette, che non gli piacciono e devono andare nei sotterranei. La cosa peggiore è che, senza ammetterlo, dice che gli interventi sui parcheggi sono stati fatti senza una visione complessiva, solo per il furore ideologico pseudo ambientalista. Come ho già spiegato in un mio precedente intervento, il sistema dei trasporti si affronta con una visione complessiva oppure si fanno solo danni

Per riportare in auge il piano parcheggi di Albertini, eliminato dalla giunta Pisapia e dimenticato dalla Giunta Sala, ci vorranno grandi investimenti e vari anni in cui la furia falsamente ambientalista e green solo a parole massacrerà milanesi , non solo quelli che hanno l’auto.

 

Mauro Arnò

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